Un incontro proficuo, si direbbe,
quello avvenuto pochi giorni fa tra il Mipaaf e il Banco di Napoli, alla base
del quale si è analizzato e parlato di credito, istituzioni e agricoltura, di
nuove risorse economiche e soprattutto di nuove misure anticrisi che dovranno
rilanciare il mercato dell’agroalimentare. L’incontro, organizzato a Napoli, ha
visto la partecipazione di numerosi operatori del settore, al fine di far
comprendere alle filiere dell’agroalimentare le opportunità derivanti dall’accesso
al credito nel quadro dell’accordo nazionale denominato “‘Diamo credito
all’agroalimentare’, siglato a gennaio dal Mipaaf e da Intesa Sanpaolo”. In
pratica, andando nel dettaglio, il Gruppo Intesa di cui il Banco di Napoli fa
parte, ha stanziato in tre anni circa 6 miliardi di euro, per incentivare
investimenti in innovazione, per agevolare l’export e quella parola che torna
di moda ovvero l’internazionalizzazione, al fine di favorire il ricambio
generazionale e di formazione delle risorse. Sostanzialmente al comparto
agroalimentare campano andranno 400 milioni di euro in tre anni, per promuovere
nuove opportunità di impiego, con un potenziale di investimento superiore ai
500 milioni di euro. Un tale accordo però, ha anche un’ulteriore finalità
ovvero quella di facilitare i fondi comunitari previsti dai PSR (PIANI DI
SVILUPPO RURALE) per il periodo 2014-2020, che assegnano alla Campania 1,8
miliardi di euro che accelerano gli investimenti per un totale di 5,1 miliardi
di euro. Il Gruppo Intesa Sanpaolo promuove in sintesi, interventi finanziari e
servizi di consulenza in collaborazione con i principali interlocutori del
territorio, in maniera tale da consentire alle imprese agricole e
agroalimentari, maggiori opportunità di investimento, accedendo in maniera più
semplice ai fondi strutturali, anche attraverso prodotti promossi dalla Banca.
Giovanni Sorgente
Giovanni Sorgente
Nessun commento:
Posta un commento